La XII Guida Identità Golose 2019, uno strumento dinamico on line, per orientarvi nella ristorazione ma anche per segnalare pizzerie e chef giovani sotto i 30 anni
Le novità nella guida 2019 sono tante, per iniziare più di 1.000 recensioni, traguardo affatto simbolico ma che testimonia la vitalità della cucina d’autore e non solo in Italia.
Infatti ormai è riduttivo parlare di Guida ai ristoranti Italiani, bisogna aggiungere d’Europa e Mondo sempre visti con l’ottica di Identità Golose.
Vediamo un pò di numeri così ci capiamo:
- 1024 insegne recensite
- 722 italiane
- 302 in Europa e nel Mondo
- 85 sono pizzerie
- 58 recensioni riguardano cuochi sotto i 30 anni
- 403 recensioni per cuochi fra i 30 e 40 anni
Un indagine approfondità sulla cucina giovane che è un punto fermo nelle scelte di Identità Golose sempre orientata al futuro e all’evoluzione della ristorazione.
Trovare, seguire e selezionare la cucina giovane è un lavoro titanico che nessuna altra guida affronta.
Per i cambiamenti repentini che possono accadere in imprese create da pochi anni, rispetto ai mostri sacri e consolidati, o anche per il cambio di chef.
Questa una delle ragioni di proporre una Guida esclusivamente on line, poter dare un riferimento aggiornato 365 giorni all’anno.
Il perchè della strategia di una guida solo on line ce lo chiarisce Paolo Marchi, fondatore insieme a Claudio Ceroni di Identità Golose: “Che internet vinca è una certezza, quando e cosa lo metterà in crisi è impossibile ipotizzarlo ora. Nell’attesa di una nuova rivoluzione epocale, il presente vede chef e patron cambiare modo di porsi versi i media e la critica.
Nasce una nuova categoria di clienti. Chi riserva attraverso una piattaforma di prenotazioni online, viene sempre più visto alla stregua di un habitué anche se è alla prima visita.
Chi ha prenotato in rete potrebbe lasciare un commento, cosa tra l’altro sempre più facile visto che viene sollecitato dalla stessa piattaforma. Un ristoratore non può non tenerne conto e imparare ad agire di conseguenza. E capire che avere un riscontro quasi in tempo reale gli fa solo bene. Mille volte meglio chi critica alla luce del sole, di chi sparisce e sparla con gli amici o in rete nascosto dietro a uno pseudonimo. Funzione di una guida come la nostra è proprio quella di spingere gli appassionati oltre alle immagini.”
Ovviamente dopo un lavoro durato un anno sono state fatte delle scelte, difficili e molto ponderate, per i premi assegnati.
Gianluca Gorini il miglior chef, Karime Lopez La miglior chef, Ricard Camarena miglior chef starniero, Alberto Gipponi la sorpresa dell’anno Lucia De Prai miglior chef pasticciere, Remo Capitaneo migliort sous-chef, Gennaro Battiloro miglior chef pizzaiolo, Anna Cardin la migliore sommelier, Emanuele Izzo il miglior sommelier, Alberto Tasinato il miglior maitre, Valentino Cassanelli il migior cestino del pane, Alessandra Dal Monte il miglior food writer, 3 generazioni di Alajmo per la miglior famiglia, Giuseppe Lo Iudice e Alessandro Miocchi per la birra in cucina.
Nella Guida c’è anche uno spazio per la segnalazione dei “luoghi del cuore” affidata a maitre fra i più famosi e riconosciuti d’Italia. Donne e uomini professionisti della sala la cui gestione stà riprendendo la giusta importanza che deve avere.
Ecco dunque le storie di Nicola Ultimo per Milano, di Beppe Palmieri per Modena e Bologna, Raffele Alajmo per Venezia, di Catia Uliassi per Senigallia, di Marco Reitano per Roma,di Cristiana Romito per l’Abruzzo, di Enrico Baronetto per Londra, di Giovanni Alajmo per Parigi,di Stefania Giordano per Bilbao e di Jonathan Benno per New York.
Se aggiungiamo alle 1.024 recensioni i luoghi del cuore degli chef in quasi tutte le schede e le 200 indicazioni dei maitre nelle loro Storie di Gola si superano le 2000 segnalazioni.
Un lavoro impossibile da compiere senza il lavoro di 101 collaboratori attivi sparsi fra Italia e Mondo con un impegno fino all’ultimo respiro che ricorda la quotazione in borsa di un titolo. On line dal 3 Dicembre.