LA CANTINETTA DEL CHIANTI

02 | Beverage

Per gli amanti della Toscana e del Chianti abbiamo visitato la Cantinetta del Chianti

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La Cantinetta del Chianti

Entrata alla Cantinetta del Chianti

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Siamo in Toscana a Gaiole in Chianti, tra le colline senesi, dove il Chianti Classico la fa da padrone e qui abbiamo incontrato Riccardo Azzato patron de La Cantinetta del Chianti e con lui abbiamo scambiato due chiacchiere.

Domanda: Da quanto tempo è aperta La Cantinetta del Chianti?
Risposta: “Il locale è aperto dal 2003, ormai siamo qui da un po’ di tempo e speriamo di rimanerci ancora per molto.”

D: La passione per il vino dove e quando nasce?
R:È nata dal mio approdo nel Chianti circa 20 anni fa! Lavoravo in un’attività ricettiva ed il mio ex datore di lavoro mi coinvolgeva nelle sue degustazioni, dato che era anche un produttore di vino, e mi ha “iniziato” al mondo del vino. Così ho deciso di proseguire su questa strada studiando molto e diventando anche assaggiatore dell’ONAV. Credo che la formazione e la ricerca siano il punto cardine alla base della crescita professionale.”

D: La Cantinetta non è solo un’enoteca dove comprare del vino, vero?
R:
“La Cantinetta del Chianti è un punto di incontro dove degustare in relax un buon vino accompagnato da una selezione ricercata di prodotti tipici toscani e non, dove per il piacere del gusto si può acquistare prodotti di nicchia della gastronomia italiana. Sono presenti dei piatti in degustazione e dei sandwich con prodotti che reputo di altissima qualità, come le melanzane rosse di Rotondella sott’olio, prosciutto crudo lucano e scamorza di bufala ovviamente il pane dei sandwich è rigorosamente il pane di Matera. Poi abbiamo anche dei fuori menu come la mozzarella di bufala campana che mi arriva direttamente da un caseificio che alleva le bufale e lavora direttamente il latte nei suoi stabilimenti.”

Cantinetta del Chianti

Degustazione, non solo vino!

D: Come mai ci sono molti prodotti lucani?
R:
“I prodotti lucani mi legano alla genuinità della mia terra, che ritengo sia poco conosciuta e allo stesso tempo ancora da scoprire, che offre una moltitudine di prodotti tipici di qualità come ad esempio i “Cruschi” dei peperoni disidratati e poi fritti. Cerco di tornare spesso in Basilicata e di visitare delle aziende di cui mi hanno parlato per capire se mi piace il loro prodotto, il loro modo di lavorare, insomma devono “catturarmi” l’anima con il loro lavoro, la loro passione ed i loro prodotti.”

D: Quali sono i prossimi progetti della Cantinetta?
R:
“Intanto dare il massimo per il presente, coltivando l’idea di poter offrire altri punti di incontro per poter condividere emozioni che il vino è abituato a dare. Ormai alla Cantinetta ci sono dei clienti storici con i quali si è instaurato un rapporto d’amicizia che ci lega. Poi, essendo la Toscana una meta turistica molto frequentata da stranieri, spesso capita di avere persone che provengono da continenti diversi che decidono di creare un tavolo sociale per potersi bere insieme una bottiglia di vino e fare conversazione. Questa per me è la soddisfazione più grande.”

La Cantinetta del Chianti

Un piatto saporito

Come arrivare alla Cantinetta del Chianti

 

 

Chef Antonio Labriola

Chef Antonio Labriola

 

Intervista di Antonio Labriola

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